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02/06/2007 |
Presentazione di don Lorenzo Campagnolo, parroco della chiesa del Vivaio |
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano al Vivaio, per il valore, la rarità e la varietà delle opere artistiche, per la molteplicità delle testimonianze storiche, per la felice posizione geografica, richiama ogni anno migliaia di visitatori e molti ricercatori.
Dopo secoli di abbandono, finalmente questa chiesa del 1500, adornata in stile barocco, è oggetto di interventi di restauro che vedono un primo forte interesse della Soprintendenza e richiedono un enorme impegno scientifico ed economico.
Poiché un intervento globale necessiterebbe di milioni di euro, oggi indisponibili per la scarsità dei fondi ecclesiastici e ministeriali, la Parrocchia si rivolge agli Enti, alle Aziende, ai cittadini di Incisa e a quanti per vari motivi prendono a cuore la conservazione delle opere d'arte della chiesa.
Il mio provvidenziale incontro con un concittadino, Francesco Amodei - presidente di Palazzo Spinelli, uno degli istituti di restauro di maggior prestigio in Europa - ha messo in moto una collaborazione che sta ora favorendo la realizzazione del progetto.
L'Istituto ha proposto di applicare per la chiesa del Vivaio la stessa procedura progettuale che ha sperimentato con successo in innumerevoli situazioni analoghe e che in questo momento interessa numerose chiese fiorentine, tra cui Santa Croce, San Carlo e Santa Felicita. In sintesi, dopo la stesura del progetto, con l'approvazione e la supervisione della Soprintendenza, le opere d'arte vengono in parte restaurate nei laboratori dell'Istituto, in parte nella chiesa con speciali cantieri e stage internazionali.
Già in questo momento è stato restituito all'antico splendore il dipinto ovale dell'Immacolata Concezione; otto altri dipinti sono in restauro nei laboratori dell'Istituto, mentre stiamo organizzando per il 2007 una serie di cantieri e workshop di eccellenza che porteranno ad Incisa un buon numero di studenti e restauratori internazionali, i quali lavoreranno gratuitamente per la conservazione e il restauro delle opere.
La forza di questo progetto consiste nel fatto che Palazzo Spinelli è una scuola che restaura le opere d'arte senza spese di attrezzature né di manodopera (voci che rappresentano oltre l'80% del costo).
Ogni intervento viene inserito in microprogetti di natura didattica che sono resi possibili dal numero di restauratori diplomati (oltre 4.000 in 30 anni) e di studenti frequentanti i corsi triennali riconosciuti dalla Regione Toscana (oltre 200 per anno).
Questo grande sforzo dell'Istituto è integrato dal forte impegno della Parrocchia, la quale a sua volta propone agli enti, alle aziende e ai cittadini "l'adozione" di una o più opere d'arte attraverso la copertura delle sole spese occorrenti per i materiali necessari per il restauro.
Mi aspetto e mi auguro un forte concorso per donare a quanti abitano qui e ai molti visitatori il godimento delle bellezze e delle ricchezze che questa chiesa racchiude.
E fin d'ora ringrazio di cuore quanti vorranno contribuire a questa affascinante e utile impresa.
don Lorenzo Campagnolo
Parroco della chiesa dei Ss. Cosma e Damiano
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