|
01/04/2008 |
Il libro sulla chiesa di Incisa è stato recensito da Rivista Liturgica |
Sul numero 5 (2007) di Rivista Liturgica (Abbazia S. Giustina, Edizioni Messaggero Padova) è apparsa la recensione del libro curato da Francesco Amodei "La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano al Vivaio, Incisa Valdarno. Un progetto per il restauro e la valorizzazione. Edizioni Paideia Firenze, Firenze 2007, pp 88".
Ecco il testo della recensione.
Il formato della pubblicazione evoca l'album dei ricordi. Però quando la sfogli ti accorgi che quei ricordi ora sono argomenti di studio di storici dell'arte, restauratori, chimici, docenti di istituti d'arte e restauro. Quella chiesa allora è importante! Deve essere questa la considerazione che fanno molti quando vedono che quella chiesa che la quotidianità te la rende tanto familiare che fa parte del tuo "habitat", custodisce la storia di una comunità cristiana e civile, orante e sociale, culturale e liturgica-¦ E se un istituto di arte e restauro (come quello di Palazzo Spinelli che ha preso in restauro la chiesa di Incisa Valdarno) riesce a fare un progetto di restauro e di valorizzazione su quella tua chiesa di paese, allora la tua chiesa ti appare importante. Questa piccola pubblicazione procede proprio come un'ipotesi di progetto di restauro e di valorizzazione: le note storiche, la cronologia della chiesa e poi tutte le ricognizioni e le rilevazioni strutturali e di tutto ciò che ne costituisce il suo patrimonio (le tele, il coro, l'organo, i lapidei, i gessi e gli stucchi), Senza trascurare una scheda storico-agiografica per ogni santo che ancora sopravvive sulle tele e una lettura biblico-teologica dell'iconografia dei santi medici "anargiri" (cioè non accettavano denaro per le loro prestazioni professionali!) Cosma e Damiano. L'Istituto per l'Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli si qualifica anche per questa costante presenza della lettura biblico-teologica delle opere che restaura. Altre chiese dovrebbero lasciarsi coinvolgere da questi progetti di restauro e valorizzazione. Se altri istituti si prodigassero con le loro qualificate competenze. O forse se altri parroci e vescovi si avvalessero di quanto oggi la scienza può fare con "le pietre e l'arte della fede".
|
|
|
|
|
|